Abhinavagupta (अभिनवगुप्त) (Kashmir, 950 circa – Mangam, 1020 circa[1]) è stato un filosofo indiano.
Non solo, Abhinavagupta fu uno dei più grandi filosofi, mistici ed esteti dell'India. Fu inoltre considerato illustre musicista, poeta, drammaturgo, esegeta, teologo, e logico[2], dotato di una personalità eclettica che esercitò ed esercita tuttora un forte influsso sulla cultura indiana[3]. Fu il più autorevole esponente dello Shivaismo monistico kashmiro. Nella sua lunga vita completò oltre 35 opere, la più voluminosa e famosa delle quali è il Tantrāloka, un trattato enciclopedico su tutti gli aspetti filosofici e pratici del Trika e del Kaula (oggi noti come scuole dello Shivaismo Kashmiro e del tantrismo). Un altro suo contributo molto importante, nell'ambito della filosofia estetica, è il celebre commento del Abhinavabhāratī Nāṭyaśāstra di Bharata Muni e lo Dhvanyāloka di Ānandavardhana.
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